IL SISTEMA DELL’ASCORBATO DI POTASSIO
L’Ascorbato di Potassio con Ribosio? ? un sale derivato dalla vitamina C, completamente atossico e senza effetti collaterali. Nella sua formulazione tradizionale, il nostro Ascor-K, il composto si ottiene con 150 mg di acido ascorbico e 300 mg di bicarbonato di potassio solubilizzati; nella nostra formulazione sublinguale, Ascor-Kplus, (potenziata con un incremento del 33,3% di prodotto e con l’aggiunta del D-Ribosio) la soluzione si ottiene per via orosolubile sublinguale direttamente in bocca. Diversi studi ipotizzano che lo stress ossidativo danneggia la struttura della membrana cellulare, ed in particolare l’ATP-asi sodio/potassio (la pompa sodio/potassio). In poche parole si va a creare uno squilibrio tra il sodio presente nella membrana pericellulare ed il potassio presente all’interno della membrana cellulare. Questo squilibrio ? dato dalla fuoriuscita del potassio all’esterno della cellula e dalla conseguente intrusione del sodio all’interno dell’ambiente intracellulare. La reintroduzione del potassio tramite l’assunzione degli ascorbati della nostra linea Ascor-K, tende a ripristinare il corretto equilibrio del sodio e del potassio a livello peri ed intra cellulare. Fondamentale in questo meccanismo di riequilibrio ? l’acido ascorbico che ha la funzione di trasportare (carrier) del potassio all’interno della cellula permettendo cos? la fuoriuscita del sodio. Ovviamente a parte le caratteristiche principali dell’Ascorbato di Potassio, questa molecola offre tutti gli innumerevoli vantaggi dei suoi due componenti; del bicarbonato di potassio e dell’acido ascorbico. In base alle sue propriet? farmacodinamiche, l?Ascor-K e l’AscorKplus trovano molteplici applicazioni. Si va dalle situazioni pi? ?semplici? a quelle pi? complesse. Elencarle tutte ? difficile, ma facciamo alcuni esempi:
– attivit? sportiva
– periodi influenzali
– stress psico-fisico
– per la prevenzione di molte patologie ad etiologia varia
– supporto in molte patologie, da quelle virali a quelle degenerative (sia a livello neuronale che periferico) e nel paziente oncologico.